dalla Rivista Valore Italia
Gennaio 2020
La Forma è sostanza
La personalizzazione dei capi è un’esigenza molto sentita
soprattutto nell’ambito delle divise da lavoro.
Non sono tante le aziende che riescono a garantire tale servizio. L’esempio di C.D.S. nelle parole di uno dei titolari, Salvatore Celentano

Anche nelle aziende da sempre vocate all’artigianalità, l’uso della tecnologia diventa sempre più indispensabile, dal momento che agevola il miglioramento dei processi produttivi, ottimizzandone
i tempi di lavorazione. Difatti, in un mercato perennemente alla ricerca di buona qualità con costi accessibili, senza investimenti in tecnologia, risulta praticamente impossibile ottenere simili risultati. E soprattutto in un’azienda tessile, il valore di produzione di un capo si calcola in base ai tempi di lavorazione. C.D.S. Sas nasce a Napoli con lo scopo di creare un laboratorio sartoriale dedicato al mondo delle uniformi militari e, più in generale, del lavoro.
«La nostra è un’azienda a carattere
familiare, così come la maggior parte di analoghe realtà, che tramandano la passione e la sapienza artigianale di padre in figlio» spiega uno dei titolari, Salvatore Celentano.
In che modo la nuova tecnologia ha contribuito a migliorare i processi produttivi?
«A titolo d’esempio, per costruire una tasca a filetto per un pantalone, l’operatore manualmente impiegherebbe dai dieci ai quindici minuti. Grazie a una filettatrice di ultima generazione di cui disponiamo, siamo invece in condizione di effettuare la stessa operazione in circa
10/15 secondi. Ulteriori investimenti in

Salvatore Celentano, con la famiglia, in C.D.S. a Napoli – www.mestieriedivise.it
tecnologia sono riservati al mondo del web, grazie al quale siamo in condizione di intercettare una vasta platea di consumatori, nelle località più disparate. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile raggiungere tale pubblico, se non attraverso un’adeguata rete di agenti di vendita e rivenditori, con costi da sostenere impossibili per una realtà come la nostra».
Quanto è importante la formazione
del personale per le realtà artigianali?
«La maggior parte dei laboratori sartoriali si dedica alla lavorazione di una singola tipologia di prodotto.
Così facendo il personale addetto alla produzione si specializza su determinate fasi del processo
creativo, riuscendo quindi a ottimizzare i tempi di lavoro.
Questo può andar bene fin quando vi è continuità nelle commesse
con elevate quantità di pezzi da produrre.
Oggi una vera chimera, dal momento
che le grandi quantità si eseguono in
paesi esteri dove il costo della mano
d’opera risulta essere mortificante.
Per questo motivo, abbiamo preferito pagare pegno investendo nella formazione del nostro personale, adoperandoci affinché risulti in grado di eseguire più tipi di lavorazioni: dalla camicia al pantalone, al panciotto, alla giacca, ai mantelli e alle toghe.
Così facendo, forse non siamo in grado di eseguire lavori per grandi forniture, ma siamo stati capaci di diventare vero e proprio punto di riferimento per una clientela diversificata, che può rivolgersi a un unico interlocutore sapendo di ottenere risposte a diverse esigenze».
Quali sono le prospettive per il futuro?
«Abbiamo sempre avuto l’ambizione di pensare in grande, con la consapevolezza però che per arrivare a ottenere risultati soddisfacenti,
dobbiamo mantenere un profilo umile che ci consenta di riconoscere i limiti per poterli affrontare
e superare. Quando ci soffermiamo ad analizzare il nostro passato, a primo impatto,
il più delle volte, avvertiamo un
senso di dolore allo stomaco. Poi però,
PERSONALIZZAZIONE
Non ci limitiamo al
ricamo del logo
dell’azienda committente
sulla divisa, ma offriamo
la possibilità di
combinare diversi tessuti
e/o colori tra loro

placate le passioni, ci rendiamo conto
che anche grazie alle innumerevoli e inevitabili tribolazioni di avviamento, siamo riusciti a temprarci al punto tale che oggi nulla risulta impossibile. Poi sta alla nostra saggezza e sapienza amministrare l’organizzazione, stabilire cosa è preferibile fare o meno. Pensando al futuro, amiamo immaginarcelo con mille sfide da affrontare ma foriero di soddisfazioni, perché questa è un’azienda in cui ognuno si sente parte integrante di un progetto e quindi anche nelle difficoltà è in grado di fare corpo e superare gli ostacoli».
La forza lavoro
È intenzione dell’azienda guardare
al futuro con fiducia e prospettiva,
in ragione di ciò è stato
costituito un gruppo di lavoro
con età media 27 anni, giovane e
audace, pronto ad affrontare le
sfide poste dal mercato con
umiltà, sempre determinato a
raggiungere nuovi obiettivi che
possano essere un punto di
nuova partenza e certamente
non di arrivo. Lo scopo è quello
di ottenere una buona redditività
della produzione, che oggi
risulta essere sempre più difficile.
L’azienda è organizzata per
effettuare produzioni personalizzate
in base al desiderio dei
clienti: dal grembiule alla casacca,
dal pantalone alla giacca,
ai panciotti.
Cosa rappresentano per la vostra azienda i prodotti?
«La divisa è come un biglietto da visita.
Divise e uniformi costituiscono da sempre l’immagine dei dipendenti di un’azienda o di un ente, dandone sempre maggiore importanza. Sono sinonimo di ordine e rendono chi li indossa facilmente riconoscibile e distinguibile. È proprio qui che interveniamo noi, mettendo a disposizione le nostre conoscenze e capacità maturate nel settore, soddisfacendo le esigenze dei nostri clienti: dalla personalizzazione delle divise da lavoro, non solo attraverso la realizzazione di loghi ricamati, ma anche la possibilità di combinare diversi tessuti e/o colori tra loro, fino alla cura dei dettagli, come avviene per le uniformi militari, attraverso realizzazioni ad personam e/o applicazione di fregi, di gradi e riconoscimenti vari».
■ Luana Costa